<DIV align=justify>Nella Grande Piramide c’è un condotto, non rifinito, dall’andamento quasi verticale che va dall’inizio di quello pianeggiante che porta alla camera della Regina fino a quello discendente che sbocca nella camera ipogea. Le sue funzioni non sono state finora ben chiarite. C’è chi lo chiama il "condotto dei ladri", ma questa definizione mi lascia molto perplesso. Anzitutto, se ciò presuppone che ci siano stati dei profanatori che abbiano scavato un accesso ai vani superiori per evitare il blocco degli enormi massi che sbarrano il condotto ascendente, mi chiedo come siano potuti accedere al corridoio discendente, dato che anche questo era bloccato e che non mi risulta ci sia traccia di altre entrate al di fuori di quella fatta scavare dal Califfo, tuttora utilizzata, che, comunque, già aggira il blocco e rende totalmente inutile lo scavo di un ulteriore condotto. Inoltre, data la quasi verticalità dello stesso, mi sembra improbabile, se non quasi impossibile, che sia stato scavato dal basso. Nel caso, poi, ci sarebbe il problema dei detriti di scavo. Dove sono? Nella camera ipogea c’è sì un pozzo, ma il suo volume di capienza non sarebbe certo stato sufficiente a contenerli tutti. Perciò, sono evidentemente stati portati all’esterno e qui ritorniamo al problema dell’accesso di cui sopra.<BR><I>(Mi domando, tra l’altro, a proposito di questo pozzo, se non ci sia un’attinenza con riti funerari che prevedessero la presenza di acqua: vedi "tomba di Osiride" recentemente esplorata in zona ed anche lo stesso Osireion ad Abydos. Se sì, questo, a mio parere, potrebbe far datare questa parte della Piramide ad un periodo decisamente anteriore al 2550 a.C.)</I><BR>Poi, faccio un’altra considerazione. I blocchi di pietra che sbarrano il corridoio ascendente, sia per la loro mole sia perché sono "a misura", non avrebbero potuto, se messi dall’esterno, superare l’angolo creato dal passaggio discendente con quello ascendente. Per cui, l’unica soluzione possibile è quella che siano stati, in previsione del bloccaggio, prima sistemati nel corridoio pianeggiante che porta alla camera della Regina e poi, da lì, calati in situ. Di conseguenza, sempre sulla base del ragionamento, l’unica ipotesi che secondo me può avere una certa validità è quella che il condotto verticale sia stato scavato dall’alto (anche perché così si sapeva quale direzione seguire, mentre, se dei ladri lo avessero scavato dal basso, non conoscendo la disposizione dei vani superiori, dato che il loro accesso era sbarrato, difficilmente avrebbero potuto arrivarci) e sia servito come via d’uscita agli operai che, per sistemare i massi di bloccaggio erano rimasti all’interno. In seguito, è poi stato sbarrato anche l’accesso al corridoio discendente, stavolta dall’esterno. Perciò, secondo me, i ladri non c’entrano per niente! </DIV> <DIV align=justify> </DIV> <DIV align=justify><STRONG>Gilberto Sozzani</STRONG></DIV>
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