Nomi e determinativi

<p align="justify">La scrittura geroglifica non prevede spazi tra i vari elementi né segni di interpunzione. In più, i geroglifici possono essere letti sia come segni fonetici che simbolici. Ad esempio, il geroglifico "ankh" può essere letto sia come "lo spirito vitale" che essere usato per rendere il suo suono se si volesse tradurre in geroglifico il nome Giancarlo! Per capirci qualcosa, gli egizi avevano inventato un suffisso, il determinativo, che chiariva il significato dei precedenti geroglifici. Ogni elemento dello scritto aveva un suo determinativo: dalla casa alla città, dagli animali alle cose, dalle funzioni esercitate (scriba, sacerdote, funzionario, ecc.) al genere dei nomi propri e via così . C’erano determinativi per i concetti astratti (un rotolo di papiro) e persino per gli stranieri (rappresentati con la barba) e per le donne in cinta! Dato che poi i nomi propri non avevano un genere maschile o femminile, c’era bisogno di un determinativo per stabilire il sesso del nominato.</p> <div align="justify">&#160;</div> <p align="justify">Come si vede, il nome di un popolo (e, ad oggi, anche di un cognome) veniva determinato dai simboli uniti di uomo e donna e dal numero tre, col significato di "molti". Quando in Egitto i turisti comprano magliette o cartigli da appendere alla catenina con il loro nome, i geroglifici che vengono usati, per ovvie ragioni di semplicità, sono solo quelli monoletterali e mancano sempre del determinativo. Nella scrittura geroglifica, infatti, ci sono molti altri segni che hanno una lettura bi-, tri- e anche quadri-fonetica (vedi l’ankh succitato), ma usarli per questi gadget turistici sarebbe troppo complicato ed antieconomico. Perciò, accontentiamoci! Inoltre, chi volesse oggi un determinativo corretto per il proprio nome, oltre a "uomo", "donna" e pochi altri, non avrebbe molte possibilità. Determinativi per "avvocato", "ciclista", "politico", "showman", "aviatore", ecc. non ne esistono. Bisognerebbe crearne di nuovi. Cosa su cui gli antichi egizi erano abbastanza aperti. Basti pensare che, prima dei Tolomei, la lettera "L" non esisteva. Hanno dovuto crearla (il leone accovacciato). Se no, come avrebbero potuto scrivere "Ptolemaios" e "Qleopatras"?</p> <p align="justify"><strong>Gilberto Sozzani</strong></p>

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