Le mummie di Monsampolo del Tronto

<div style="text-align: justify;">Durante i lavori di assistenza e scavo archeologico nella Cripta della Chiesa di Maria SS. Assunta a Monsampolo del Tronto, cominciati nel luglio 2003, vennero effettuati interventi di riparazione e restauro in seguito agli eventi sismici del 97’.</div> <div style="text-align: justify;">Le indagini archeologiche furono concordate con la Soprintendenza Archeologica delle Marche, seguite dalla dott.ssa Mara Miritello della ditta ABC.</div> <div style="text-align: justify;">La pulizia di tutta l’area ha messo in evidenza una situazione caratterizzata da 18 fosse circolari, in argilla, con andamento est-ovest aventi varie dimensioni, in parte intaccate dai lavori di costruzione della cripta e dei quattro ossari.</div> <div style="text-align: justify;">La Chiesa di cui stiamo narrando gli sviluppi era caratterizzata dalla Confraternita più povera e che si occupava del cimitero, quello della Buona Morte, la cui funzione era quella di portare alla sepoltura tutti i defunti sia del paese che quelli residenti nelle campagne vicine, accompagnandoli liturgicamente e suffragandoli con il Santo Uffizio della Messa.</div> <div style="text-align: justify;">La Buona Morte, in ordine cronologico, è la terza compagnia sorta in paese nel XVII sec. (1601).</div> <div style="text-align: justify;">La Chiesa di Maria SS. Assunta, è stata riaperta al culto ad ottobre del 2006, a seguito di un accurato intervento di restauro e adeguamento strutturalo, come scritto prima.</div> <div style="text-align: justify;">I lavori hanno previsto lo svuotamento effettuato dal necroforo, con la rimozione di resti umani, pulitura e disinfezione.</div> <div style="text-align: justify;">Sono state rintracciate ossa e una ventina di corpi mummificati muniti dei loro abiti, depositati in maniera casuale, frutto di un trasbordo ottocentesco.</div> <div style="text-align: justify;">La mummia è un cadavere i cui tessuti molli si conservano per un tempo prolungato e in maniera tale da mantenere l’aspetto del corpo vivente (le mummie sono sempre qualcosa di transitorio; sono destinate a scheletrizzare).</div> <div style="text-align: justify;">Esistono tre tipi di classificazioni di mummie:</div> <div style="text-align: justify;">- Le mummie spontanee (o naturali): mummie prodotte per eventi del tutto naturali, vengono classificate nella categoria degli ecofatti (= prodotti in cui l’uomo non è intervenuto);</div> <div style="text-align: justify;">- Le mummie antropogeniche (o artificiali): mummie prodotte da interventi umani;</div> <div style="text-align: justify;">queste prime classificazioni potrebbero includere tutte le mummie esistenti scoperte e non ancora scoperte. Gli specialisti aggiungono un’altra classificazione:</div> <div style="text-align: justify;">- Le mummie ottenute favorendo i processi spontanei: mummie in cui l’uomo non è intervenuto direttamente sul corpo ma posiziona lo stesso in zone che favoriscono il processo.</div> <div style="text-align: justify;">Esisterebbe anche una quarta classificazione quella delle mummie incerte. Questo tipo di classificazione non viene considerata poiché in temporanea attesa di conoscere la vera natura della mummia.</div> <div style="text-align: justify;">Nel caso delle mummie di Monsampolo del Tronto, si parlerebbe di mummie spontanee tranne che in un soggetto ove il corpo risulta essere di origine antropogenica.</div> <div style="text-align: justify;">Davvero notevole è lo stato di conservazione dei corpi mummificati, ammucchiati tra loro con un numero piuttosto considerevole di individui di sesso femminile.</div> <div style="text-align: justify;">Una fondamentale guida alla scoperta del passato verrà fornita seguitamente dal professore dell’Università degli Studi di Camerino in antropologia e mummiologia, Franco Ugo Rollo.</div> <div style="text-align: justify;">Impressionante risulta essere l’espressione dei cadaveri, ma non è esclusivamente la conservazione dei tali, la sola attrattiva della cripta della Chiesa; si sta parlando delle vesti; insomma dei tessuti antichi.</div> <div style="text-align: justify;">La dott.ssa Thessy Schoenholzer Nichols, esperta di tessuti e costumi antichi, inoltre consulente della Galleria del Costume di Palazzo Pitti, ci spiega la rarità di rinvenire dei bustini, delle gonne in seta, canapa e cotone.</div> <div style="text-align: justify;">&#160;</div> <div style="text-align: justify;">La straordinarietà del ritrovamento è da riferirsi&#160;all’eccezionale conservazione delle fibre vegetali che, generalmente non&#160;resistono al degrado conseguente ai tanti anni di sepoltura.</div> <div style="text-align: justify;">Nelle sepolture ordinarie per interramento, i tessuti a componente proteica, così come nel corpo umano i capelli e le unghie a base cheratinica, essendo a ph acido, in particolari condizioni di idoneità del microclima, resistono al naturale degrado. Se dunque le condizioni climatiche delle sepolture sono favorevoli e il tasso di umidità non è elevato, la seta e la lana, fibre di origine animale, resistono al degrado così come gli strati epidermici, i capelli e le unghie del corpo del defunto, perché uguali sono le caratteristiche di costituzione chimico-fisica.</div> <div style="text-align: justify;">Il caso del ritrovamento delle mummie nella cripta di Monsampolo presenta condizioni opposte a quelle sopra citate, per quanto riguarda i livelli del ph riferibili ai luoghi delle sepolture, difatti la cripta della chiesa e le rispettive fosse granarie sono state ricavate direttamente nella pietra calcarea, a ph basico, lo stesso dunque di quello naturalmente riscontrabile nelle fibre vegetali. Sono queste condizioni che hanno favorito l’ottima conservazione dei manufatti tessili, realizzati con tali fibre.</div> <div style="text-align: justify;">Soltanto una delle mummie indossava probabilmente abiti di seta, dei quali ovviamente, viste le premesse sulle condizioni microclimatiche, non è rimasta traccia alcuna. Il corpo, probabilmente appartenente ad un alto prelato o un nobile, è stato rinvenuto privo di vesti ed è evidente la condizione di mummificazione artificiale alla qual è stato sottoposto in seguito al decesso.</div> <div style="text-align: justify;">Il quadro che si prospetta è unico al mondo, per quanto riguarda la compresenza di così tanti elementi di questo periodo e di questo luogo geografico: la corretta datazione restituirà un’immagine completa del contesto storico, sociale ed economico. La nascita, la morte, il lavoro, la prole, i matrimoni, le vedovanze; varie classi sociali con i rispettivi abiti e le loro decorazioni, ora sontuose ora semplici, in uno spaccato completo della società del tempo.</div> <div style="text-align: justify;">&#160;</div> <div style="text-align: justify;"> <div align="right"><i>Giovanna Mascaretti, diagnosta del restauro.</i></div> <div align="right"><a href="/LinkClick.aspx?fileticket=rn8yYgMEElg%3d&amp;tabid=59"><strong><br /> </strong></a></div> <div style="text-align: left;"><a href="/LinkClick.aspx?fileticket=rn8yYgMEElg%3d&amp;tabid=59"><strong>Scarica l’articolo in formato PDF</strong></a></div> <div style="text-align: left;">&#160;</div> <div style="text-align: left;"><strong>Video:</strong></div> </div> <p>&#160;</p> <p><object height="344" width="425"> <param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/I-iwnWSxtOw&amp;hl=it&amp;fs=1&amp;" /> <param name="allowFullScreen" value="true" /> <param name="allowscriptaccess" value="always" /><embed height="344" width="425" src="http://www.youtube.com/v/I-iwnWSxtOw&amp;hl=it&amp;fs=1&amp;" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true"></embed></object></p>

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