La tomba di Horemheb KV57 nella Valle dei Re

<p align="justify">Sono andato a visitarla due volte la scorsa settimana. Mi ha subito colpito verificare che nonostante una discreta presenza di persone in Valle, nessuna si avventurava in questo ipogeo anche se l’entrata è compresa nel numero di tombe che può essere visitata con il normale biglietto di ingresso. Come forse molti di voi sanno questa tomba è stata scoperta da Ayrton nel 1908 sponsorizzato dal mecenate americano Davis. La tomba è molto grande tuttavia solo tre ambienti sono decorati; è una tomba classificata come “tomba a siringa” in quanto il suo asse è quasi rettilineo a differenza degli ipogei precedenti che avevano una variazione angolare nella sistemazione delle sale. Nella tomba di Horemheb potrete vedere le più belle decorazioni, Sethy I a parte, dell’intera Valle. Nessun ipogeo tuttavia può competere con questo per quanto riguarda l’analisi e lo studio della realizzazione di una tomba reale. I temi descritti sono molto importanti ed innovativi in quanto Horemheb è il primo sovrano che viene raffigurato in una tomba reale non in atteggiamento passivo. Egli infatti si pone di fronte agli dei pronunciando preghiere o recando offerte. Osservate i dipinti con attenzione e vi renderete conto che non sono solo colorati ma in rilievo! Il primo dei tre ambienti presenta molte figure di dei e del sovrano ritratti su sfondo grigio azzurro come nella tomba di Ramesse I (io penso siano gli stessi artigiani ad aver allestito le due tombe). Anche il secondo ambiente decorato ricalca le scene del pozzo precedentemente descritto. Ma è la sala funeraria che vi lascerà attoniti; vi parrà di essere ripiombati 3000 anni addietro e nel silenzio potrete ancora immaginare le squadre di scribi, scalpellini e pittori che stanno allestendo il sepolcro. Potete vedere le immagini dipinte dallo scriba in rosso e il ritocco finale in nero, dello scriba di gerarchia superiore a correggere le forme o geroglifici precedentemente vergati. Ci sono poi immagini in parte vergate e in parte solo incise. Solo poche zone sono dipinte e un occhio attento può facilmente distinguere i temi classici del libro delle porte con i serpenti a custodia di ciascuna di esse. La parete di fondo presenta una immagine bellissima del giudizio di Osiride. Il dio dell’occidente è raffigurato seduto mentre davanti a lui sfilano nove anime giustificate, e la scena del giudizio dei defunti prima dello scorrere della VI ora che corrisponde alla metà del periplo che il Dio Sole compie durante le ore notturne. Ho avuto la fortuna di sostare nella sala in completo silenzio e con un mio caro compagno di viaggio, Franco. Spero che anche voi abbiate la stessa opportunità di apprezzare questa tomba come l’ho avuta io.</p> <p>Sandro Trucco “njnj”</p>

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