Intervista a Giovanna Mascaretti

<p><b>E.net: Che cos’è una mummia? </b></p> <div style="text-align: justify">G.M.: Mumiya (persiano): asfalto, bitume: in senso traslato la resina cristallina di aspetto simile all’asfalto presente in antichi corpi umani provenienti dall’Egitto. In Europa, dal medioevo all’800, la Mumiya, una volta polverizzato diventa un farmaco. Questo farmaco veniva prodotto comprando dagli arabi le mummie.</div> <div style="text-align: justify">Le proprietà curative attribuite a questo farmaco provocò un notevole commercio di mummie.</div> <div style="text-align: justify">Mummia: in senso ulteriormente traslato i frammenti di tessuto molle essiccato associati alla resina cristallina.</div> <div style="text-align: justify">Il termine mummia quindi non ha origini egizie, come si è soliti pensare, ma arabe<b>. </b>La mummificazione è un fenomeno in cui i tessuti molli rimangono a seguito dei processi di disidratazione. Noi indicheremo i corpi, come mummificati, tutti quei corpi che, indipendentemente dal processo, conservano i tessuti molli tali da poter mantenere l’aspetto del corpo vivente. Le mummie, in passato, ad esempio le mummie dei santi (tipiche del nostro paese), hanno sempre avuto, per molte persone, un significato oscuro. I Santi o le Sante, sono sempre stati alla vista dei fedeli tanto che questi potevano anche toccare e baciare i loro corpi, come nel caso della mummia di Santa Rosa; (alcune volte il corpo veniva anche lavato = acqua destinata agli infermi).</div> <div style="text-align: justify">Questo può essere causa dell’imbrunimento della parte del corpo venuta a contatto. In altri luoghi, nel mondo ortodosso ad esempio, la mummificazione veniva associata al vampirismo, quindi a un carattere demoniaco (nel 700 nei Balcani). Questo esempio evidenzia le diverse interpretazioni della mummificazione nel credere umano.</div> <div style="text-align: justify">Fortunatamente le strane interpretazioni della mummificazione nel credere umano, che facevano parte di alcune superstizioni passate, hanno avuto una spiegazione scientifica più che chiara, su quella che è, la decomposizione del nostro organismo in casi particolari.</div> <div style="text-align: justify"><b>&#160;</b></div> <div style="text-align: justify"><strong>E.net: </strong><b>Esistono più tipi di mummia? </b></div> <div style="text-align: justify">G.M.: Esistono tre tipologie di mummia:</div> <div style="text-align: justify">- MUMMIE SPONTANEE (o naturali): mummie prodotte per eventi del tutto naturali, vengono classificate nella categoria degli ECOFATTI (= prodotti in cui l’uomo non è intervenuto);</div> <div style="text-align: justify">- MUMMIE ANTROPOGENICHE (o artificiali): mummie prodotte da interventi umani;</div> <div style="text-align: justify">queste prime classificazioni potrebbero includere tutte le mummie esistenti scoperte e non ancora scoperte. Gli specialisti aggiungono un’altra classificazione:</div> <div style="text-align: justify">- MUMMIE OTTENUTE FAVORENDO I PROCESSI SPONTANEI: mummie in cui l’uomo non è intervenuto direttamente sul corpo ma posiziona lo stesso in zone che favoriscono il processo.</div> <div style="text-align: justify">Esisterebbe anche una quarta classificazione quella delle MUMMIE INCERTE. Questo tipo di classificazione non viene considerata poiché in temporanea attesa di conoscere la vera natura della mummia.</div> <div style="text-align: justify">&#160;</div> <div style="text-align: justify"><strong>E.net:&#160;</strong><b>Come funziona il processo della putrefazione del cadavere, nel nostro clima? </b></div> <div style="text-align: justify">G.M.: La putrefazione del cadavere, di norma, segue 4 fasi (queste fasi sono individuate di norma dal medico legale):</div> <ol> <li>FASE CROMATICA: in questa fase il corpo cambia colore e si assiste alla comparsa di un reticolo venoso nel quadrante superiore destro dell’addome. Tale reticolo, inizialmente, presenta una colorazione violacea ma con il passare del tempo tende a diventare verde; tanto è vero che si parla di “marmorizzazione”. Questo passaggio avviene a causa della trasformazione dell’emoglobina in metoemoglobina.</li> <li>FASE ENFISEMATOSA: in questa fase il cadavere si rigonfia per effetto dei gas prodotti dalla flora batterica intestinale (insieme dibatteri aerobi e anaerobi). Questo rigonfiamento quindi avviene a causa della riproduzione dei batteri anaerobi facenti parte della flora batterica. La formazione di tale fenomeno però può variare nel tempo in base alle condizioni ambientali (in ambiente freddo il fenomeno viene ritardato, in un ambiente caldo, invece, viene accelerato). In questa fase, oltre al rigonfiamento, si può assistere anche alla perdita dei peli corporei, delle unghie e dell’epidermide (che si toglie come una calza di nylon).</li> <li>FASE COLLIQUATIVA: in questa fase i tessuti iniziano a dissolversi e si disgregano. Il corpo assume una colorazione scura ed è colonizzato da larve di insetti carnivori che si nutrono del cadavere (Es: ditteri e coleotteri). La presenza di questi insetti e molto importante poiché, attraverso lo studio di questi insetti, il medico legale può determinare quando l’individuo è morto.</li> <li>SCHELETRIZZAZIONE: fase in cui compare lo scheletro. In questa fase è possibile avere un corpo completamente scheletrizzato, ma che in alcune parte, presenti ancora dei legamenti (Es: legamenti del tarso e metatarso – legamenti del piede – tali legamenti sono molto forti e altri). In questa fase possiamo trovarci di fronte a un corpo che può trovarsi in perfetta posizione anatomica o essere completamente disarticolato; questo dipende da molti fattori come eventi sismologici, la gravità, rimaneggiamenti da parte di animali, ecc…</li> </ol> <div style="text-align: justify"><b>&#160;</b></div> <div style="text-align: justify"><strong>E.net: </strong><b>Quali sono i fattori ambientali che favoriscono o inibiscono la putrefazione del cadavere?</b></div> <div style="text-align: justify">G.M.: In generale si possono dividere in:</div> <ul> <li>FATTORI CHIMICI (Es: enzimi, ecc…)</li> <li>FATTORI FISICI (Es: temperatura, ecc…)</li> <li>FATTORI BIOLOGICI (Es: interventi da parte di animali, ecc…)</li> </ul> <div style="text-align: justify">Nello specifico possiamo individuare cinque fattori:</div> <ol> <li><u>Stato di idratazione:</u> la presenza di acqua favorisce l’autolisi poichè gli enzimi sono catalizzatori che si trovano in ambiente acquoso, di conseguenza l’assenza di acqua impedisce il suo funzionamento</li> <li><u>Temperatura:</u> se si alza o si abbassa troppo inibisce l’attività degli enzimi. Gli enzimi, infatti, hanno un optimum che è a 37°C;</li> <li><u>Attività chimica della matrice:</u> sostanze antibatteriche che fanno denaturare i tessuti molli e permettono la concia. È influenzato dalla presenza o assenza di ossigeno nel luogo dove si trova il cadavere.</li> <li><u>Pressione parziale dell’ossigeno</u></li> <li><u>Attività di microrganismi.</u></li> </ol> <ul> <li>ESSICCAMENTO: processo per inibire l’attività enzimatica e rallentare il processo di autolisi (utilizzato anche in cucina per mantenere i cibi Es: prosciutto, baccalà, ecc…).</li> <li>FROLLATURA: processo che sfrutta l’autolisi per intenerire le carni selvatiche (utilizzato in cucina per ammorbidire la carne di selvaggina).</li> </ul> <div style="text-align: justify"><b>&#160;</b></div> <div style="text-align: justify"><strong>E.net: </strong><b><b>Sono state rinvenute una ventina di corpi mummificati in Monsampolo del Tronto , a seguito degli effettuati interventi di riparazione e restauro, in seguito agli eventi sismici del 97’.&#160; ( <a href="https://www.egittologia.net/Home/tabid/36/ctl/Details/mid/454/ItemId/165/Default.aspx">Vedi articolo: Le mummie di Monsampolo del Tronto</a> )<br /> </b></b></div> <div style="text-align: justify"><b>&#160;</b></div> <div style="text-align: justify"><strong>E.net: </strong><b>Si potrebbero ricavare delle analogie con le mummie dell’Egitto dinastico della I e II dinastia o predinastiche?</b></div> <div style="text-align: justify">G.M.: Malgrado ci sia, tra le mummie di Monsampolo, un corpo candidato da mummia antropogenica, non vi sono applicate le tecniche dell’antico Egitto, ma si potrebbe parlare comunque di un rimaneggiamento del corpo, che spiegheremo nel dettaglio a progetto di studio iniziato.</div> <div style="text-align: justify">Ma ricordiamo che l’imbalsamazione inizialmente fu una pratica riservata al solo regnante ma con il passare del tempo si diffuse in tutta la società.</div> <div style="text-align: justify">Questo procedimento antropogenico di mummificazione raggiunge il culmine tra il Nuovo Regno e il Terzo Periodo Intermedio; attorno a questo periodo la tecnologia raggiunge il suo apice dopo di che si assiste a una lenta decadenza della tecnica dell’imbalsamazione, arrivando poi all’epoca cristiana in cui questo procedimento viene definitivamente abbandonato e ne rimangono soltanto delle reminescenze.</div> <div style="text-align: justify">Normalmente quando si parla d’imbalsamazione si fa riferimento alla tecnica messa a punto nel periodo di massimo utilizzo, quello delle dinastie del Nuovo Regno (forma quasi più perfezionata della tecnica).</div> <div style="text-align: justify">Il procedimento d’imbalsamazione si compone di 12 passaggi:</div> <ol> <li>Ablazione del cervello</li> <li>Eviscerazione</li> <li>Primo lavaggio del corpo</li> <li>Trattamento dei visceri</li> <li>Disidratazione del corpo</li> <li>Secondo lavaggio</li> <li>Riempimento del cranio e delle cavità addominale e toracica</li> <li>Trattamento particolare delle unghie, degli occhi e dei genitali</li> <li>Unzione e massaggio del corpo dopo la disidratazione</li> <li>Apposizione della placca di metallo sull’incisione del fianco</li> <li>Trattamento del corpo con resina</li> <li>Bendaggio</li> </ol> <div style="text-align: justify">Nel terzo periodo intermedio a questi passaggi se ne aggiungono altri due e sono passaggi assimilabili a interventi chirurgici con il solo scopo di migliorare esteriormente il corpo. Infatti in questo periodo si effettuavano ai corpi dei tagli attraverso i quali si procedeva al sollevamento della pelle sotto cui venivano inseriti dei materiali, come segatura od altro, con lo scopo di ridare una certa rotondità al corpo.</div> <div style="text-align: justify">La tecnica di imbalsamazione, contrariamente a quanto si dice è conosciuta, non ci sono ulteriori passaggi “segreti” come spesso si sente ma segue alla lettera questi 12 passaggi, tanto che per dimostrarlo alcuni studiosi hanno effettuato delle imbalsamazioni in epoca moderna un esempio può essere lo studioso Bob Raien il quale, nel 1994, imbalsamò un corpo seguendo i 12 punti e il risultato risultò uguale a quello delle mummie egizie antiche.</div> <div style="text-align: justify"><b>&#160;</b></div> <div style="text-align: justify"><strong>E.net: </strong><b>Da cosa pensa possa derivare l’importanza dei tessuti delle mummie di Monsampolo?</b></div> <div style="text-align: justify">G.M.: L’importanza del ritrovamento dei tessuti di Monsampolo non riguarda solo la complessità dei costumi ma la composizione delle fibre che li costituiscono: filati in lino, canapa, cotone, forse ibiscus ed altre fibre non ancora analizzate, tutte perfettamente conservate, insieme alle decorazioni, ai ricami, ai merletti, ai bottoncini e alle varie tipologie di punti utilizzati per la confezione (incluse le calze realizzate a maglia, delle quali è ancora dubbia la modalità di esecuzione).</div> <div style="text-align: justify">La straordinarietà del ritrovamento è da riferirsi&#160;all’eccezionale conservazione delle fibre vegetali che, generalmente non&#160;resistono al degrado conseguente ai tanti anni di sepoltura.</div> <div style="text-align: justify">Nelle sepolture ordinarie per interramento, i tessuti a componente proteica, così come nel corpo umano i capelli e le unghie a base cheratinica, essendo a ph acido, in particolari condizioni di idoneità del microclima, resistono al naturale degrado. Se dunque le condizioni climatiche delle sepolture sono favorevoli e il tasso di umidità non è elevato, la seta e la lana, fibre di origine animale, resistono al degrado così come gli strati epidermici, i capelli e le unghie del corpo del defunto, perché uguali sono le caratteristiche di costituzione chimico-fisica.</div> <div style="text-align: justify">Il caso del ritrovamento delle mummie nella cripta di Monsampolo presenta condizioni opposte a quelle sopra citate, per quanto riguarda i livelli del ph riferibili ai luoghi delle sepolture, difatti la cripta della chiesa e le rispettive fosse granarie sono state ricavate direttamente nella pietra calcarea, a ph basico, lo stesso dunque di quello naturalmente riscontrabile nelle fibre vegetali. Sono queste condizioni che hanno favorito l’ottima conservazione dei manufatti tessili, realizzati con tali fibre.</div> <div style="text-align: justify">&#160;</div> <div style="text-align: justify"><strong>E.net: </strong><b>Cosa hanno di così rilevante, queste vesti e questi corpi putrefatti? Potrebbero cambiare il percorso storico delle Marche?</b></div> <div style="text-align: justify">G.M.: La professionalità sul campo del prof. Franco Ugo Rollo, e le&#160;collaborazioni con i professionisti, di biologia molecolare,&#160;daranno un netto contributo a quello che è lo studio dei corpi, per risalire ad una diagnosi precisa. Il docente universitario ed antropologo, ha mostrato la sua voglia di comunicare seguitamente alle Marche, all’Italia, altre tracce di storia..</div> <div style="text-align: justify; margin-left: 0cm"><span style="font-weight: normal">“In tanti anni di lavoro e di esperienza non ho mai riscontrato altre situazioni dove questi materiali si siano preservati così bene”, sostiene con decisione ed interesse, la famosa dott.ssa Thessy Nichols Schoenholzer.</span></div> <div style="text-align: justify">Questa è una situazione unica che ci farà riscrivere la storia e ci darà la possibilità di creare collegamenti tra i ricami ritrovati e i libri modellari d’epoca</div> <div style="text-align: justify">&#160;</div> <div style="text-align: justify"><strong>E.net: </strong><b>E se dovessimo chiederle una previsione quasi azzardata su quel che sarà il post-progetto?</b></div> <div style="text-align: justify">G.M.: E’ una mia grande speranza, ed anche degli esperti, come del comune medesimo; che si possa utilizzare questo progetto, unico nel suo genere, per permettere ai giovani di seguire e osservare da vicino un lavoro così importante<b>.</b></div> <div style="text-align: justify">Magari potranno nascere nuovi studi inerenti i corredi funerari o stage.. Le occasioni non mancheranno, una volta il progetto, così tanto atteso, avrà inizio.</div> <div style="text-align: justify">&#160;</div> <div style="text-align: justify">Alcuni disegni delle Mummie di Monsampolo realizzati da Giovanna Mascaretti:</div> <div style="text-align: justify">&#160;</div> <table border="0" cellspacing="8" cellpadding="1" width="200"> <tbody> <tr> <td><img alt="" width="250" height="229" src="/Portals/0/Articoli_pubblici/GM_Mummia_Disegno_1.jpg" /></td> <td><img alt="" width="250" height="279" src="/Portals/0/Articoli_pubblici/GM_Mummia_Disegno_2.jpg" /></td> </tr> <tr> <td><img alt="" width="250" height="171" src="/Portals/0/Articoli_pubblici/GM_Mummia_Disegno_4.jpg" /></td> <td><img alt="" width="250" height="171" src="/Portals/0/Articoli_pubblici/GM_Mummia_Disegno_5.jpg" /></td> </tr> <tr> <td><img alt="" width="250" height="163" src="/Portals/0/Articoli_pubblici/GM_Mummia_Disegno_6.jpg" /></td> <td><img alt="" width="250" height="282" src="/Portals/0/Articoli_pubblici/GM_Mummia_Disegno_7.jpg" /></td> </tr> <tr> <td><img alt="" width="250" height="230" src="/Portals/0/Articoli_pubblici/GM_Mummia_Disegno_8.jpg" /></td> <td>&#160;</td> </tr> </tbody> </table> <div style="text-align: justify">&#160;</div> <div style="text-align: justify">&#160;</div> <div style="text-align: right"><em>Giovanna Mascaretti, diagnosta del restauro, autrice</em></div> <p>&#160;</p> <p style="text-align: justify">&#160;</p>

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