Intervista a Gilberto Sozzani

<p style="text-align: justify"><strong>E.net: Quando hai inziato a interessarti all’Egitto/egittologia?</strong><br /> G.S.: L’archeologia, in genere, mi ha sempre affascinato. Infatti, avevo iniziato a studiare Architettura perché avrei voluto fare&#160;l’archeologo. Però, negli anni ’50, la cosa era molto difficile, per cui ho fatto altro: il professionista pubblicitario. Poi, col calare del lavoro per via dell’età (oggi sono 75!) e dopo un viaggio in Egitto negli anni ’80, il mio interesse specifico si è risvegliato.<br /> <br /> <strong>E.net: I tuoi disegni su egittologia sono molto belli e hanno uno stile particolare, l’illustrazione è parte delle tue competenze professionali o solo un hobby?</strong><br /> G.S.: Grazie! Da giovane mi appassionavano molte cose: dipingevo, facevo l’attore, insegnavo judo, ecc. cose che ho poi lasciato per dedicarmi al lavoro che, per più di quarant’anni, è stato principalmente marketing e gestione di budget pubblicitari. Poi, mi sono "allargato" anche nel settore creativo: dalla fotografia, al disegno, al copywriting, alla regia di spot (i Caroselli!) e comunicati radio (ricordi "quel pizzico di fascino in più"?). Per cui, prima o poi, tutto torna utile.</p> <p style="text-align: justify"><strong>E.net:&#160;Hai portato la tua esperienza&#160;professionale nel mondo dell’egittologia è successo anche il contrario, ovvero l’egittologia ha influenzato il tuo lavoro?</strong><br /> G.S. Nel mio caso, l’egittologia dedicata – o meglio l’egittofilia – è arrivata quasi dopo il lavoro.<br /> Però, qualche spunto anche nel campo lavorativo me l’ha data.</p> <p style="text-align: justify"><strong>E.net: Anche il tuo modo di scrivere è molto particolare e "fuori" dagli schemi classici degli articoli storico/archeologici…</strong><br /> G.S.: Proprio perché non sono uno studioso (troppo pigro), ma solo un appassionato, cerco sempre di vedere le cose con un certo distacco: più che entrare con pignoleria nel particolare, mi industrio per vedere le cose nel loro assieme e di trovare collegamenti che possano portare a delle possibili risposte, senza voler emettere il verbo. Il tutto, con un pizzico di sense of humour, sempre utile per non prendersi troppo sul serio!</p> <p style="text-align: justify"><strong>E.net: Sei stato in egitto varie volte, il tuo occhio da "uomo di comunicazione" che cos’ha colto nel corso degli anni? </strong><br /> G.S.: Che la maggior parte delle "guide" è abbastanza ignorante e dà spesso ai poveri ignari turisti informazioni sbagliate. Chi va in Egitto è bene che si legga prima un bel libro: così potrà senz’altro godere maggiormente di quanto vede.</p> <p style="text-align: justify"><strong>E.net:&#160;Sei sempre molto critico rispetto a Z.H. pensi che abbia fatto più male che bene all’egitto?<br /> </strong>G.S.: Tutt’altro. Zahi è senz’altro un uomo preparato che ha il grande merito di aver messo ordine in un settore, prima abbastanza abbandonato a se stesso, che è diventato una (se non "la") delle<br /> principali fonti di reddito del Paese. Le mie critiche sono sull’aspetto caratteriale del personaggio. Pieno di sé, quello che lui dice è legge (vedi i piramidiots), particolarmente sensibile al culto della sua personalità ed agli aspetti economici che ne derivano. A mio parere, un vero studioso deve avere l’umiltà di riconsiderare in ogni occasione le proprie teorie (perché spesso solo di teorie si tratta) alla luce delle nuove scoperte che, in Egitto, sono all’ordine del giorno (anche se non le fatte lui!).</p> <p style="text-align: justify"><strong>E.net: Molti dicono che il vero patrimonio dell’Egitto è l’archeologia e snobbano il Mar Rosso e le sue meraviglie. Aldilà delle passioni personali di ognuno, uno come te che apprezza entrambe le cose cosa ci può dire in merito?</strong><br /> G.S.: Sono ovviamente due "mondi diversi". Forse manca una facilità di collegamento tra le due cose, in modo da far capire a chi va in Egitto solo per una, cosa si sta perdendo. Adesso, finalmente,<br /> apriranno un Museo a Marsa Alam per far conoscere l’antico Egitto ai turisti "balneari", ma forse<br /> anche degli acquari e dei filmati, ad es. all’ingresso della Valle dei Re, potrebbero far vedere agli "archeomani" cosa si perdono. Inoltre, ci sono le difficoltà ed i tempi di trasferimento, talvolta davvero eccessivi, che andrebbero riconsiderati.</p> <p style="text-align: justify"><strong>E.net:&#160;Tu che hai contatti con tantissima gente secondo te che percezione ha la gente dell’Egitto archeologico e che grado medio cultura egittologica c’è in italia ?</strong><br /> G.S.: Una confusione globale: siamo fermi al Ramsete dell’Aida! Molti, tra cui anche egiziani che vivono qui, dicono che a loro interessa il futuro, non il passato. C’è anche chi (l’ha detto Spike Lee) sostiene che Cleopatra fosse nera!</p> <p style="text-align: justify"><strong>E.net:&#160;Il tuo avatar in communiy è Bes, come mai hai scelto la divinità più strana di tutto il pantheon?</strong><br /> G.S.: A parte che Bes difende dai diavoli (ed io, a livello personale, ne ho tanti che mi sfrucugliano), proprio perché è strana e mostra la lingua a tutti (vedi sense of humour). In passato, avevo un gufo, forse più vicino al mio carattere solitario, ma era troppo …sentenzioso!<br /> &#160;</p>

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