Al-bersha: una necropoli tutta da scoprire

<DIV align=justify>Nel Medio Egitto, tra Tell- el-Amarna e Beni Hassan, c’è una località nel deserto orientale che si chiama Deir Al-Bersha. Non facile da raggiungere, vi si incrociano valli di vari wadi asciutti sulle cui pareti rocciose vi erano cave di pietra e molti luoghi di sepoltura, perlopiù scavati nella roccia, forse sul tipo di quelle di Beni Hassan. Queste tombe risalgono alla XII Dinastia, periodo in cui questo luogo era stato scelto come cimitero per i nomarchi che risiedevano nella capitale del nomo della Lepre, Ashmunein, sita sull’altra riva del Nilo. Purtroppo, queste tombe sono in rovina, perché, successivamente, dei cavatori di pietra ne hanno riutilizzato i pilastri provocando crolli, ma dovevano essere splendide. Il famoso dipinto nella tomba di Djehutihotep del trasporto su slitta di una statua colossale, che pare fosse interamente di alabastro, si riferisce proprio a questo luogo. Inoltre, gli splendidi sarcofaghi del Medio Regno esposti al Museo del Cairo, provengono da questo sito. Ma qui vi sono reperti che risalgono anche all’Antico Regno, al primo ed al secondo periodo intermedio, al Nuovo Regno (la stele di Sennefert, anno 33 di Tuthmosis III), fino ad iscrizioni che si riferiscono a Nectanebo I. In seguito, in questa località si sono anche stanziati degli eremiti copti. Vi sono, inoltre una quantità di iscrizioni ancora da tradurre e catalogare e di tombe e mastabe (spesso riutilizzate) da esaminare. Insomma, qui è ancora quasi tutto da scoprire. <BR>Una missione di archeologi belgi, guidata dal Prof. Willems, vi sta lavorando da dieci anni ed è ancora ben lontana dal giungere a risultati definitivi ed al termine degli scavi. Attualmente sono al lavoro su ben 100 tombe, finora mai prese in considerazione, e pare ce ne siano molte altre ancora da scavare. Una nuova Valle dei Re? </DIV> <DIV align=justify>&nbsp;</DIV> <DIV align=justify><STRONG>Gilberto Sozzani</STRONG></DIV>

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