Considerazioni di Guglielmo Gualandi sulle “Ipotesi sulla Grande Piramide” di Gilberto Sozzani

<P>LA COLLINA – Mi sembra convincente l’ipotesi di Sozzani. La collinetta, poi inglobata nella GrandePiramide, poteva essere un monumento con galleria e qualche sovrastruttura prima dell’era delle piramidi, nei testi Egizi ci sono degli accenni alla "collina primordiale", "il luogo più sacro di ogni altro", "il regno di Sokar, dove è la porta per la Duat". <BR><BR>A me piace pensare che facesse parte di un complesso funerario, insieme ad una costruzione realizzata con i grossi blocchi dei due primi corsi della Seconda Piramide e con la piccola piramide poi conglobata nella Piramide di Menkaura. <BR><BR>LA GRANDE PIRAMIDE – Concordo anche sui "tempi lunghi" di costruzione delle piramidi, mentre mi sembra meno intrigante l’ipotesi della costruzione, in tre fasi, della Grande Piramide, per le seguenti ragioni. <BR><BR>A – la piramide è una costruzione complessa, i così detti condotti per l’aria della Camera della Regina proseguono fino ad una quota superiore alla base della Camera del Re, prima di terminare dietro alle porte a saracinesca che, se proseguissero, spunterebbero sulle facciate alla stessa quota, proprio come i condotti della Camera del Re. <BR>Se la Camera del Re fosse sulla verticale della Camera della Regina, i condotti non uscirebbero alla stessa quota, altrimenti se per farli uscire alla stessa quota, si cambiassero le inclinazioni, quei condotti non sarebbero più "puntati" su Orione e Sirio a sud e su Thuban del Drago e l’Orsa Minore a nord; <BR>- per ottenere quel risultato l’inclinazione dei condotti è stata decisa fin dalla loro uscita dalle pareti della Camera. <BR><BR>B – Il pavimento della Camera del Re, è stato situato ad una quota per cui: <BR><BR>. la superficie della sezione orizzontale passante per il pavimento della camera è pari alla metà della sezione della base; <BR>. la diagonale della sezione in quota è uguale al lato di base; <BR>. il lato della sezione in quota è uguale alla metà della diagonale del quadrato di base. <BR><BR>A me sembra che, insieme alla inclinazione delle facciate ed al rapporto fra altezza e perimetro di base, sia difficile pensare che non ci sia stata una attenta e preventiva progettazione nella quale ogni singola scelta è correlata alle altre. <BR><BR>Il problema è che le caratteristiche e le finalità,di quella costruzione, sfuggono alla nostra logica. <BR><BR>Gli Egizi si adoperavano per fare cosa grata agli dei, i quali, grazie alla loro divina intelligenza, comprendevano ogni loro intenzione. <BR><BR>Possiamo recriminare sul fatto che gli antichi costruttori non si siano preoccupati dei posteri e delle loro stranezze sulle cause e sugli effetti che, se fossero biunivoco, avrebbero fatto morire l’asino di quel tal Buridano. <BR><BR>Quanto alla datazione per mezzo dei geroglifici di Wyse, c’è una letteratura sugli errori riscontrati nei glifi e sulle "ragioni" di quegli errori, oltre alla nota spigliatezza ed ai "comportamenti pirateschi" del colonnello. </P> <P><STRONG>Guglielmo – gguglielmo@aliceposta.it </STRONG></P>

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