Generalità e particolarità dell Egiziano Classico

<p align="justify">Una delle caratteristiche fondamentali della Lingua Egiziana che ci si appresta qui ad esaminare e che, per certi versi, ne costituisce una apparente difficolt&agrave;, &egrave; costituita dalla sua peculiarit&agrave; di non essere scritta coi caratteri grafici che ci sono usuali bens&igrave; a mezzo di &laquo;graziosi disegnetti&raquo; che lo studente dovr&agrave; imparare a riconoscere ed a riprodurre . Questa caratteristica – inizialmente forse &laquo;insolita&raquo; – costituisce per&ograve; una delle particolarit&agrave; che contribuiscono a determinare la bellezza ed il fascino di questa nobile lingua.<br /> I &laquo;disegnetti&raquo; cui ci si intende riferire, non sono le 21 lettere del nostro alfabeto ma dei &laquo;grafemi&raquo; particolari che, nella fase Classica della Lingua Egiziana (di cui stiamo per occuparci), erano gi&agrave; presenti nel numero di parecchie centinaia.<br /> L&rsquo;oggetto della presente Grammatica &egrave;, per l&rsquo;appunto, <em>l&rsquo;apprendimento di una delle fasi della Lingua Egiziana scritta in Caratteri Geroglifici. </em><br /> <br /> <strong>I Geroglifici compaiono in Egitto </strong>verso il 3.000 a.C. contemporaneamente all&rsquo;inizio della cosiddetta Epoca Storica e, da allora, si continu&ograve; ad usarli almeno fino al momento della pi&ugrave; tarda iscrizione geroglifica a noi nota incisa sulla parete Nord (o muro interno&raquo;) della &laquo;Porta di Adriano&raquo;, eretta da tale imperatore nel complesso del tempio di Philae.<br /> <br /> <strong>L&rsquo;antica Lingua Egizia &egrave; imparentata</strong> sia con le contemporanee Lingue Semitiche dell&rsquo;Asia Anteriore scritte in caratteri cuneiformi (famiglia delle &laquo;Lingue Accadiche&raquo; in generale) o in altri &laquo;alfabeti&raquo; come avviene per l&rsquo;Aramaico, l&rsquo;Ebraico biblico, eccetera) come pure con le antiche Lingue Camitiche che venivano parlate in quell&rsquo;area dell&rsquo;Africa settentrionale che si estende dalle oasi libiche fino alle isole Canarie. L&rsquo;antica Lingua Egizia, ubicata in posizione di &laquo;cerniera&raquo; fra i due blocchi linguistici, presenta delle caratteristiche lessicali che la apparentano con entrambi i gruppi seppur si possano riconoscere nella Lingua Egizia una preponderanza di caratteristiche camitiche, e quindi africane, influenzate da tratti semitici che sono soggiaciute ad una evoluzione di tipo simmetrico.<br /> L&rsquo;analisi dei testi in Lingua Egizia ci permette di riconoscere e ricostruire l&rsquo;evoluzione della Lingua stessa.<br /> <br /> <strong>Se noi ci chiedessimo</strong>, ora, quale lingua si parlasse in Italia solo 2.000 anni or sono, dovremmo constatare che se ne parlava una del tutto diversa dalla attuale: si parlava Latino, una lingua della famiglia Indo-Europea che, nella sua lunga e continua <em>evoluzione</em> &egrave; divenuta l&rsquo;&laquo;ITALIANO&raquo; che noi tutti ora siamo abituati a parlare. Se allora, nello spazio di due millenni, la nostra lingua si &egrave; evoluta tanto da far s&igrave; che un Italiano contemporaneo non si possa avvicinare ad un testo latino se non previo uno studio specifico, &egrave; agevole capire come ben tre millenni e mezzo abbiano operato nell&rsquo;<em>evoluzione</em> della Lingua Egizia che, come l&rsquo;Italiano, &egrave; andata soggetta a delle ben definite <strong>Fasi Linguistiche</strong> che la attuale filologia ufficiale cos&igrave; differenzia:<br /> <br /> <strong>Antico Egiziano:</strong> circa 3.000 &divide; 2.200 a.C.; individuato, grossomodo, dal &laquo;Periodo delle Piramidi&raquo;. I famosi &laquo;Testi delle Piramidi&raquo; sono scritti nella Lingua di questa fase evolutiva.<br /> <br /> <strong>Medio Egiziano o Egiziano Classico:</strong> circa 2.200 &divide; 1.375 a.C. &Egrave; questa la &laquo;fase aurea&raquo; della Lingua Egizia e copre il periodo del 1&deg; Periodo Intermedio, del Medio Regno e arriva a coprire una buona parte del Nuovo Regno. Nel periodo iniziale di tale fase il linguaggio parlato era il medesimo della lingua scritta. L&rsquo;identit&agrave; tra lingua parlata e scritta perdur&ograve; sino alla fine della Din. XII per differenziarsi successivamente nel persistere della lingua classica nei testi scritti e nel variare (per evoluzione, perfezionamento, forme popolari o dialettali) dell&rsquo;idioma parlato. Verso la fine del periodo che caratterizza questa fase linguistica accadeva che i testi scritti adottassero una lingua che, in pratica, non era compresa quasi da nessuno (un po&rsquo; come accadeva, fino a pochi anni fa, nella liturgia della Chiesa Cattolica che continuava ad adottare il Latino per rivolgersi ad una popolazione di fedeli che solo in minima parte poteva comprenderla chiaramente).<br /> <br /> <strong>Neo-Egiziano:</strong> circa 1.375 &divide; 700 a.C.<br /> Il &laquo;Neo-Egiziano&raquo; &egrave; la lingua che venne adottata quasi alla fine del Nuovo Regno a seguito della &laquo;rivoluzione&raquo; promossa da Amenhotep IV – Akhenaton (1.350&divide;1.334 a.C. ) il quale, nella sua necessit&agrave; di rinnovamento e di distacco dal passato, volle applicare all&rsquo;uso &laquo;comune&raquo; quella lingua – probabilmente la forma dialettale in uso nell&rsquo;area della nuova capitale indicatagli dal suo dio – fino a farla assurgere alla condizione di &laquo;lingua letteraria&raquo; impiegandola egli stesso, per la prima volta, nel suo famoso &laquo;Inno ad Aton&raquo;.<br /> <br /> <strong>Demotico:</strong> circa 700 a.C. &divide; 500 d.C.<br /> Il vocabolo &laquo;Demotico&raquo;, con cui viene individuata la fase linguistica successiva a quella del &laquo;Neo-Egiziano&raquo;, &egrave; quasi sempre usata erroneamente. &laquo;Demotico&raquo;, derivando dalla parola greca dhmoV – che vuol dire &laquo;popolo&raquo; – dovrebbe assumere il significato di &laquo;popolare&raquo;, inducendoci a credere che gran parte della popolazione dell&rsquo;Antico Egitto godesse di un buon grado di familiarit&agrave; con questa lingua; nulla di pi&ugrave; errato: il &laquo;Demotico&raquo; comportava un alto grado di difficolt&agrave; tanto che in A.E. tard&ograve; non poco ad affermarsi. L&rsquo;uso del Demotico venne praticamente &laquo;imposto&raquo; durante il regno di Psammetico I (Din. XXVI, 664&divide;610 a.C.) nell&rsquo;ambito della sua profonda opera riformatrice, dapprima come lingua relativa agli atti amministrativi e giuridici, fino a divenire lingua letteraria. Il primo documento scritto il Demotico a noi noto data al 650 a.C. mentre il pi&ugrave; recente – si fa per dire – &egrave; del 479 d.C. <br /> <br /> <strong>Copto:</strong> circa 200&divide;1.600 d.C. Il &laquo;Copto&raquo; &egrave;, propriamente, la lingua adottata un Egitto dopo l&rsquo;introduzione in questo paese, da parte dell&rsquo;Evangelista Marco, della nuova Religione Cristiana . Le date relative all&rsquo;impiego in Egitto del Copto e del Demotico lasciano supporre che le due lingue si siano &laquo;sovrapposte&raquo;, almeno per un certo periodo; supposizione errata perch&eacute;, mentre il Demotico – pur se di uso limitato ad un ristretto numero di persone – era, fondamentalmente, una &laquo;lingua dell&rsquo;amministrazione statale&raquo;, il Copto non &egrave; praticamente mai assurto a ruolo di &laquo;Lingua parlata&raquo; restando relegato all&rsquo;impiego di &laquo;Lingua liturgica&raquo; che i Cristiani d&rsquo;Egitto avevano elaborato prendendo come base la loro lingua che scrivevano per&ograve; con dei nuovi caratteri grafici (quelli del Greco, che reputavano essere la lingua impiegata per la originaria redazione delle Sacre Scritture cui aggiunsero sette nuove lettere – di derivazione dal Demotico – per quei suoni che, sconosciuti al Greco, erano invece caratteristici delle articolazioni fonetiche della lingua Egiziana). Questa lingua &egrave; tuttora in uso quale lingua liturgica nelle Chiese Copte d&rsquo;Egitto ma si sta oramai sempre pi&ugrave; affermando anche in questi ambienti, da sempre conservatori, una forte tendenza ad adottare ora la lingua araba.<br /> <br /> <strong>La FASE LINGUISTICA che, in questa sede, si vedr&agrave; di affrontare &egrave; quella che sempre serve da base per lo studio delle altre. Ci si intende riferire all&rsquo;EGIZIANO CLASSICO.</strong><br /> <br /> Una ulteriore <strong>caratteristica fondamentale</strong> e peculiare della lingua Egizia &egrave; costituita dal fatto che essa, come tutte le altre del gruppo semitico, &egrave; caratterizzata da una struttura grafica esclusivamente Consonantica, senza la scrittura delle articolazioni vocaliche che, rimanendo del tutto inespresse, daranno successivamente origine, come si vedr&agrave; per le differenti vocalizzazioni del Copto, a dei ceppi Dialettali distinti in localit&agrave; e dislocazioni geografiche differenti. <br /> <br /> <br /> <a href="/public/ext/grammatica.zip"><strong>CLICCA QUI</strong></a> per scaricare la monografia intitolata &quot;KMT : Nozioni elementari di Egiziano Classico&quot; che pur essendo ancora incompleta ed in lavorazione contiene vari approfondimenti alle tematiche qui trattate.</p> <p><strong>twtw</strong></p>

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