La morte di Cleopatra segna la fine del regno dei Lagidi e il termine della storia dell'antico Egitto. Il tesoro d'Egitto passo' a Roma e a Cesare Augusto.
Il nuovo imperatore tenne l'Egitto come patrimonio personale e diede cosi' inizio ad una nuova dinastia secondo l'uso egiziano. Seguendo la moda antica i nomi degli imperatori romani furono scritti all'interno dei cartigli.
Il dominio di Augusto e di Roma fu visto dagli egiziani con rassegnazione: alla dinastia dei Lagidi, greca, era succeduta una nuova dinastia romana. I romani che si stabilirono in Egitto furono però molto pochi e non vi furono mai vere e proprie colonie di Roma in Egitto.
L'influsso dell'Egitto sulla capitale del mondo antico fu tuttavia importante: basta pensare ai riti in onore di Serapide, Iside ed Osiride, nonché alle costruzioni (piramide Cestia) e ai numerosi dipinti e mosaici che ricordavano l'ambiente del Nilo.
Anche Roma lasciò tracce in Egitto. Ricordiamo il tempio di Dendera portato a termine da Augusto e Tiberio, varie costruzioni nell'isola di File ad opera di Augusto, Tiberio, Claudio, Adriano e soprattutto Traiano (Chiosco di Traiano). Adriano fondò una nuova città, Antinopoli, in ricordo del suo favorito, Antinoo, morto affogato nel Nilo durante il viaggio che l'imperatore e l'imperatrice Sabina fecero in Egitto.
Durante i primi due secoli di dominazione romana l'Egitto fu prospero come durante il migliore periodo tolemaico. Le prime difficoltà si ebbero con l'indebolirsi dell'impero e l'inizio della ribellione degli alessandrini che avevano sempre visto i romani come usurpatori. Ma la fine di questa storia esula dal nostro discorso.